Il progetto del restauro
L’Associazione “per la tutela della piazza S. Stefano e dei dintorni”, denominata ASSOSANTOSTEFANO, ha cercato in questi anni, circa 15 anni, di contrastare il degrado notturno della piazza collaborando attivamente con il Comune e con le autorità competenti per la tutela dei cittadini. Ha messo in campo risorse culturali che il territorio possedeva, facendone una condivisione pubblica proprio sul sagrato della Basilica di S.Stefano e questo nel tardo pomeriggio del tempo primaverile-estivo così che chi passava dalla piazza potesse accomodarsi all’intorno e godere di momenti musicali, di danza, di canto, di balli di fine Ottocento, trovando un tempo di riposo e di ascolto armonioso rispetto alla giornata passata. Abbiamo potuto ascoltare i giovani concertisti del Conservatorio musicale “G.B.Martini”, Il coro del CAI, appassionato e coinvolgente; seguire con curiosità la danza di chi sa far parlare con l’espressione corporea anche le pietre dell’antica Basilica, rosate al primo tramonto. Abbiamo partecipato, e con noi alcuni spettatori, trascinati dai balli popolari di fine Ottocento con divertimento e simpatia.
Non contenti si è pensato di fare un Magazine numero Zero che scovasse alcune particolarità nascoste nei dintorni della piazza, delle vie, di antichi negozi, valorizzando quanto si aveva contro il continuo coprire i muri di scritte, di disegni, di scarabocchi giusto per annullare il bello che era a portata di tutti ma doveva essere sfregiato. Il Magazine è diventato poi online e fotografava quanto avveniva con scrupolo e dolore.
Certo non consideriamo come Associazione solo questi aspetti, ma vogliamo proporre una visione più grande, una visione d’insieme che guardi le persone non come l’altrui disturbatore e chiassoso e irriverente e sordo ma come l’umanità qual è, quale siamo e pensare come fare meglio per rivedere quei valori basilari dell’incontro, del riconoscimento dei posti in cui ci si trova a passare o passeggiare o sostare e ammirarli sotto nuova luce.
Certi luoghi, come questo dell’antica piazza Santo Stefano, sono luoghi privilegiati, luoghi di passaggio e dell’incontro, della parola e del silenzio.
Così ci parla e ci rimanda la Basilica omonima e i francescani che la abitano e custodiscono.
Oggi ci rivolgiamo a quella Porta lignea da cui passano tutti, senza forse la considerazione precisa che entrano in un luogo santo, la Santa Gerusalemme di Bologna perché tra le sue Sette Chiese vi è la riproduzione del Santo Sepolcro.
Quella Porta, ormai in stato di incuria e di degrado, abbiamo deciso di ripulirla e riportarla all’antico aspetto, perché chi vi passerà, possa finalmente ammirarne prima da fuori e poi passandovi provare una novella sensazione.
Ma anche la recinzione che lunga 63mt avvolge il lato ovest del complesso di S.Stefano è praticamente inabissata e ricoperta dalla ruggine e usurata nelle parti più nascoste verso via Santa. Bisogna riportarla alla sua dignitosa funzione protettiva e recuperarla nelle parti più danneggiate dal tempo e da usi impropri della stessa recinzione.
Questo è il nostro Progetto e si rivolge a chiunque abbia a cuore questo luogo in Bologna e a chi pur lontano apprezzi i monumenti così antichi e fragili, lasciati alle nostre cure non sempre attente e spesso contrarie a quanto doveroso fare. Siamo coinvolti tutti, quelli che amano l’arte e chi non la capisce… ma c’è poi qualcuno che davvero non prova nulla a contemplare una simile meraviglia?
M.Letizia Massani
Link al sito dell’associazione “Assosantostefano”
Link alla pagina del Comune di Bologna che ospita la proposta
Leggi la notizia del Crowdfunding sul sito di Iperbole
Per approfondire, leggi l’articolo di Laura Rainone sulla Basilica di Santo Stefano